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EPSILON
IRMA Records (2012)


 INFOSHEET

Epsilon rappresenta per i Drunken un ritorno alle sonorità delle origini, ma con l'esperienza maturata in dieci anni di attività. Dopo aver esplorato, in questi ultimi anni, i territori del post rock nei suoi ambiti più dilatati, psichedelici e più basati su intrecci armonici, Epsilon è contraddistinto da una granitica base ritmica sulla quale si innestano suoni cupi, secchi e taglienti ed una voce più gridata che cantata. Epsilon è un disco figlio dei nostri tempi, veloce, moderno e cattivo, dove la melodia lascia il posto ad un impatto sonoro energico e diretto. Epsilon testimonia, ancora una volta, la volontà del gruppo di sperimentare e di progredire nel proprio percorso artistico, senza nulla concedere in quanto a ripetitività e sonorità già utilizzate.

Epsilon è il mondo orwelliano di 1984, il mondo nuovo di Huxley, lo scenario post apocalitico di McCarthy.

Epsilon è l'appartenenza dell'elemento all'insieme.

Epsilon parla di eugenetica, controllo mentale e nuovi modelli di società.

Epsilon è il disco più politico che i Drunken abbiano mai realizzato.

Tracklist

1. Epsilon
2. Danza
3. Piccolo Dio
4. Istanbul
5. Risacca
6. Alice
7. Asfalto
8. Cinematic

Epsilon è stato concepito, composto, arrangiato, suonato e registrato in un casale di campagna nelle colline del maceratese. Il tutto è avvenuto tra l’inizio dell’Estate 2011 e la fine della Primavera 2012.

Musiche registrate da Fabrizio Baioni
Batterie registrate da Valerio Fisik e Fabrizio Baioni a Roma presso l’Hombre Lobo Studio
Voci registrate da Nicola Pierucci a Macerata presso il Groovyland Studio
Missaggi di Fabrizio Baioni e Drunken Butterfly

Masterizzato da Riccardo Pasini a Ravenna presso lo Studio 73

Tutte le canzoni sono scritte da Castiglioni, Baioni F. e Baioni G. e pubblicate da Music Market (S.I.A.E.)

Testi di Lorenzo Castiglioni

Andrea Castiglioni: chitarra pulita in Piccolo Dio e Risacca, laptop in Alice

I Drunken Butterfly utilizzano strumentazione fornita da Principi Strumenti Musicali (Macerata)


Le opere watt 04 (front) e dialogoi (retro) sono di Nicola Alessandrini

Artwork di Federica Di Lorenzo

PRESS

Grande prova per una band capace di offrire una tra le più potenti performance dal vivo ora in circolazione sul suolo italico, senza mettere da parte la qualità dei suoni e la coerenza artistica.
Live Report di Emanuele Gessi su LostHighways
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Degni di nota i Drunken Butterfly, che hanno ben fuso i lati più crudi e viscerali della distorsione elettrica con tappeti digitali e batteria che sa picchiare senza però disdegnare groove danzabili.
Live Report di Gianluca Polverari su Blow Up (Febbraio 2013)
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La potenza e l'urgenza dei brani travolgono e non distendono l'animo. Il pubblico si dimena dimenticando il caldo nella saletta.
Live Report di Elisa des Dorides su L'Adamo
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Un disco necessario in questi tempi che tutti facciamo fatica a digerire.
Recensione di Andrea Trevaini su Buscadero (Gennaio 2013)
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Otto brani possenti e martellanti, suonati con cura e passione maniacali.
Recensione di Stefano Grimaldi su Musica Sotterranea
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Un'esperienza coraggiosamente sperimentale.
Recensione di Giada Arena su Radio Bombay
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Dal vivo sono del tutto devastanti, con un set toccante per intensità, pathos e catartico rumore.
Live Report di Gianluca Polverari su Onda Rock
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Una ben assestata raffica di schiaffi sonori, una nerissima anima industrial.
Recensione di Antonio Belmonte su Rockit
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Se pensate che un disco sia qualcosa di attivo, ascoltate Epsilon.
Recensione di Diego L'Alligatore su Frigidaire (Dicembre 2012)
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Una sintesi di buon impatto fisico e cerebrale, la migliore fino a oggi elaborata dai Drunken Butterfly.
Recensione di Federico Guglielmi su Mucchio (Dicembre 2012)
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Un monolite di sonorità che colpisce duro come un pugno in faccia.
Recensione di Marco Salanitri su Ondalternativa
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Un piccolo capolavoro dell'underground italiano.
Recensione di Salvatore Piccione su Shiver
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I Drunken Butterfly sono ben lontani dalla povertà musico tematica del nostro paese.
Recensione di Alessio Morrone su Rock Shock
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Fatevi trasportare da quella che è la sonorizzazione dell'apocalisse.
Recensione di Gustavo Tagliaferri su My Two Cents
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Sotto quella spessa corteccia sonora sai come riconoscerli e per questo li adori.
Recensione di Stefano Ricci su Music Zoom
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Immaginate i Muse più scuri e furiosi.
Recensione di Gianluca Polverari su Onda Rock
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Epsilon in streaming integrale con commento del gruppo brano per brano su
Dance Like Shaquille O'Neal 
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Intervista di Emanuele Gessi su LostHighways
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Una serie di brani estremamente solida e potente, che riesce a scuotere con forza gli animi di chi si imbatte nell’ascolto.
Recensione di Emanuele Gessi su LostHighways
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I Drunken Butterfly si fanno guidare dal loro istinto compositivo e dalle loro idee ed è per questo motivo che risultano veri ed interessanti man mano che li si ascoltano. Bene così.
Recensione di Leonardo Follieri su Net1News